Casi d’uso del serbatoio coibentato
Come abbiamo anticipato, i serbatoi coibentati si rivelano preziosissimi per le industrie olearie, casearie e enologiche perché garantiscono un perfetto stoccaggio di prodotti variegati a comprendere latte ma anche succhi di frutta e altri liquidi che richiedono una temperatura costante come il vino.
In passato ci siamo dedicati a descrivere passo passo quali sono le fasi di lavorazione necessarie ad una produzione di qualità del vino bianco e del vino rosso e lì abbiamo in effetti abbiamo visto quanto sia importante riuscire a controllare con attenzione la temperatura del prodotto.
Nel caso dei vini rossi, ad esempio, la fermentazione che può avvenire all’interno dei serbatoi coibentati dura da 1 giorno (nei casi dei vini più leggeri e poco colorati) fino a 10 giorni (per i vini da invecchiamento). L’enologo dovrà tuttavia aver cura di controllare la temperatura interna che dovrà rimanere compresa tra i 25° e i 30°, con variazioni che dipendono dalla tipologia di vino che intende produrre. D’altro canto, anche l’invecchiamento del vino avviene poi all’interno di serbatoi in acciaio inox (perfetti all’uso sono anche i serbatoi semprepieni con la loro capacità variabile) e qui il prodotto viene conservato isolato dall’ambiente esterno per circa 5 anni.
Anche quando si parla di vino bianco si fa riferimento ad una fermentazione che necessita di temperature precise e comprese tra i 18° e i 22°C. In questo caso, considerata la necessità di evitare il contatto prolungato del vino con l’aria e l’ossidazione del prodotto che ne deriverebbe, le operazioni post-fermentative avvengono all’interno di contenitori sigillati ermeticamente. Parliamo, ad esempio, delle chiarificazioni, delle filtrazioni, delle stabilizzazioni tartariche e dell’affinamento.
Per quanto riguarda il vino Novello, il famoso “rosso d’autunno” o “primo vino dell’anno”, è importante che la macerazione dei grappoli d’uva, non pigiati né diraspati, avvenga all’interno di serbatoi coibentati ermetici, saturi di anidride carbonica e ad una temperatura di 30° circa. In questo ambiente controllato infatti, nell’arco di sole due settimane, avviene la fermentazione dell’uva e la trasformazione degli zuccheri e dell’acido malico in alcol etilico.